mercoledì 12 dicembre 2012

L'involuzione della specie...


I Dragons ritrovano il parquet amico di San Martino, per questa nona sfida che rappresenta il recupero della prima giornata contro il Valerianins. Dopo la sconfitta con il Domino, Strama cerca conferme dai suoi uomini. La rosa è quasi al completo, solo Rigo e Alessio danno forfait, mentre Max rientra dall’infortunio alla caviglia.
Start line con il solito Dùt tra i pali, Trevisan nel ruolo di difensore e regista arretrato, fasce decisamente offensive con Messimino e Cantinella, Edo davanti dal primo minuto. In panchina i fratelli Franceschin, Savian, China e Marin. Presenzia anche il Patron, costretto a scendere dalle tribune per svolgere il triste ruolo di guardalinee senza bandierina….

Come al solito Strama chiede gioco e concretezza ai suoi, fin dai primi minuti la partita pare molto equilibrata, entrambe le squadre cercano di colpire con improvvisi spunti personali, ma senza risultato. Il primo brivido lo corrono i Dragons, l’attaccante avversario si trova a tu per tu con Dùt, ma la palla si stampa sul palo e la porta resta inviolata. Passano così i primi dieci minuti e iniziano ad entrare in campo forza fresche. Finalmente la situazione si sblocca: sugli sviluppi di un fallo laterale, bomber Cantinella sfoggia il suo tiro di punta, sul tiro è secco e preciso il portiere non può nulla, 1 a 0. L’ingresso dei cambi da vivacità all’attacco, grazie anche al lavoro di sfiancamento operato nei primi minuti da parte di Edo e Max. Quelli del Valerianins non riescono quasi mai ad affacciarsi dalle parti di Dùt e schiacciati nella propria metà campo si affidano al contropiede e all’iniziativa personale della punta. La superiorità dei Dragons non è evidente, ma i draghi non sembrano correre pericoli e soprattutto sono più bravi in fase conclusiva. Azione fotocopia dall’altro lato del campo, con China che si fa toccare palla e sorprende il portiere, 2 a 0. Nel finale del primo tempo, gli avversari sembrano demoralizzarsi e sui piedi dei nostri passano alcune buone occasioni per allungare. Si chiudono così i primi 20 minuti in una condizione di sostanziale tranquillità, con la partita che pare sottocontrollo.

Cosa accade nel secondo tempo resta un mistero… gli avversari accorciano subito le distanze, portandosi sul 2 a 1, ma che qualcosa non quadri in campo è evidente. Forse i nostri considerano la partita già chiusa, fatto sta che si corre poco o a vanvera, la palla non gira e invece di cercare il compagno ci si affida a lanci lunghi in avanti. In tutto il rettangolo di gioco regna l’immobilità in fase di costruzione di gioco, ma soprattutto la testa non c’è in fase difensiva, dove gli avversari bucano sistematicamente in contropiede, inserendosi liberamente. In breve tempo ci si ritrova sotto, 2 a 3 e nervosismo alle stelle… che Savian sbotti all’improvviso, dimenticandosi della sua classica aplomb, è sintomo chiaro di come le cose in campo non funzionino. Invece di restare uniti e ordinati, i draghi si lanciano in avanti a testa bassa, facilitando ulteriormente il gioco degli avversari, che come in un incubo insaccano ogni volta che oltrepassano la metà campo. Strama le prova tutte, cambia marcature, ma il risultato non cambia… dà direttive che restano inascoltate, alla fine esplode pure lui, tirando un pugno contro la porta della palestra. Finisce 2 a 6… risultato ingeneroso e che non rispecchia i valori delle due squadre in campo. Resta il fatto che si può anche essere più forti sulla carta, ma se poi vincono gli altri conta ben poco.

A questi Dragons sembra mancare più che altro la testa, la capacità di sfruttare le proprie caratteristiche tecniche, invece di fare sempre il gioco degli avversari. Forse è mancata anche un po' di voglia di vincere e di sacrificarsi mettendoci l'anima... resta l'impressione che la squadra faccia il minimo sforzo possibile, entri in campo per vedere cosa succede e poi alla prima difficoltà crolli come un castello di carta. Di certo l'amarezza ieri sera era tanta e bisognerà dare una svolta decisiva alla mentalità della squadra se si vuole ottenere qualcosa di più. Passare dal 2 a 0 del primo tempo, allo 0 a 6 del secondo non è normale... qualcosa è mutato nel modo di giocare o nella testa dei giocatori, a Strama il compito ingrato di trovare la soluzione!

MVP: non ci è giunto nessun giocatore degno di nota… ieri Strama era troppo impegnato a cercare una possibile spiegazione per questa clamorosa débacle. Attendiamo indicazioni nel suo commento.