martedì 23 ottobre 2012

Il silenzio dopo la partita


Avrò avuto 14 anni, giocavo con i giovanissimi del Gravis (al tempo ancora Richinvelda calcio) e un giorno andai a fare panchina con gli allievi, squadra che aveva la nomea di armata imbattibile. Quel giorno pareggiammo e giocai solo pochi minuti, ma una volta negli spogliatoi restai colpito da un silenzio surreale che accompagnò tutti per un bel po’… in quel momento compresi cosa voleva dire avere una mentalità vincente. Quello stesso silenzio c’era ieri nello spogliatoio dei Dragons, nonostante il risultato finale positivo, è a mio modesto parere un silenzio che dice tutto.

Ma andiamo alla partita! Che ci sia grande attesa per il derby è evidente: giocatori del Gravis che sostano nel tunnel pre-partita con viso truce e concentrato, mentre quelli dei Dragons dispensano pacche sulle spalle, per smorzare la tensione e alleggerire il clima sospeso.
Strama si ritrova senza Edo, ancora ko dopo la botta di venerdì scorso… e privo di Bomber Cantinella, anche lui costretto ai box. Fanno il loro esordio stagionale Roby e Alessio, mentre rientra dall’infortunio alla caviglia Messimino.
Strama schiera un 1-2-1 collaudato, con Dùt estremo difensore, Savian vertice basso, Rigo e Trevisan a sostenere il peso del centrocampo e China davanti.
Pubblico delle grandi occasioni, con l’intera famiglia al gran completo: dirigenti, morose, simpatizzanti e vecchie glorie rispolverate per l’occasione.

I giocatori in maglia rossa sanno di non poter sottovalutare l’avversario, nonostante il tasso tecnico messo in campo sia decisamente a loro favore. A ricordarlo ci pensa il funambolico Andrea Truant, che mettendo insieme velocità, agilità e potenza fisica, riesce a sorprendere Savian e aggirato il difensore insacca provocando il delirio sugli spalti. Ma il vantaggio è arrivato troppo presto e Devisinho in panchina lo sa… il Drago reagisce con l’arroganza e forse la stupidità della bestia ferita: l’assalto alla porta di Roiatti è impulsivo e troppo irruento, la foga di riportare il risultato a proprio favore finisce per annebbiare la lucidità degli uomini di Strama, che calciano in porta da ogni posizione, in maniera frettolosa e decisamente poco precisa. La sensazione è che da un momento all’altro la palla finisca in rete, ma i difensori del Gravis sono bravi a contrastare con il fisico, coprendo ogni spazio, l’estremo difensore azzurro salva più volte e ancora una volta la fortuna s’infrange contro il montante alla destra di Roiatti. Gli uomini di Devisinho sono in balia dell’avversario, ma la palla non entra e il nervosismo dei Dragons fa il gioco del Gravis. Ci provano tutti ripetutamente, China, Rigo, Trevisan, niente… alla fine il pareggio arriva con Messimino, che appena entrato coglie in controtempo Roiatti, il tiro non è irresistibile, ma il colpo di giustezza vale l’1 a 1. Le seconde linee danno maggiore solidità alla squadra, Roby annulla Andrea Truant, la palla inizia a circolare e migliora anche il gioco espresso in campo. Su una di queste azioni manovrate, i Dragons trovano il vantaggio grazie ad Alessio, che chiude un ottimo scambio di palla, depositando la sfera nell’angolino basso. Quelli del Gravis hanno subito l’occasione per riagguantare il risultato, capitan De Vecchi ruba palla a centrocampo e s’invola solitario verso la porta difesa da Dùt, ma il tiro è da dimenticare e causa anche l’infortunio del arcigno difensore. L’arbitro manda tutti a bere un tè caldo sul punteggio poco rassicurante di 2 a 1.

La ripresa segue la falsa riga del primo tempo, Dragons a dir poco spreconi e incapaci di chiudere la partita. Continua la sagra dei gol sbagliati… ancora una volta è un’azione manovrata che permette ai Dragons di realizzare: dopo una serie di passaggi, Roby scende sulla fascia, alza la testa ed è bravo a mettere in mezzo per l’accorrente Rigo, che da due passi scaglia la palla in rete, regalando a Strama una maggiore tranquillità. Il match però rimane in sospeso, si sa che un gol getterebbe nel panico i Dragons… dal canto suo il Gravis tira fuori tutto l’orgoglio e tenta l’impresa. Prima è Spargina a cercare di sorprendere Dùt con dei tiri dalla distanza degni del miglior Lothar Matthaus, poi tocca a “cavallo pazzo” Battiston con una puntata da centrocampo che sfiora l’incrocio e fa strappare i capelli al buon Devisinho in panchina. Non ci si schioda dal 3 a 1, Strama prova tutte le combinazioni possibili, schierando addirittura Iga e Trevisan come punte. Finalmente, arriva il 4 a 1 firmato China, che con una percentuale del 5% riesce a sorprendere Roiatti, palla che passa sotto le gambe del portiere e triplice fischio finale.

La squadra ha vinto, ma giocato male… c’è da dire che la continua sensazione di poter segnare e l’ansia da gol, non hanno giocato a favore degli attaccanti di Strama, troppo confusionari e impulsivi nelle conclusioni. Bisogna saper gestire meglio la partita, se no si corre il rischio di perdere la testa e non esprimersi al meglio anche contro squadre dal tasso tecnico inferiore.

MVP: a fine partita Strama sceglie come migliori giocatori i due esordienti Alessio e Roby. Entrambi danno sicurezza alla squadra e migliorano il gioco in campo, rivelandosi anche fondamentali su alcune azioni da gol.