martedì 20 gennaio 2009

e continuavano ad essere fortunati

è difficile ammettere le proprie fortune.
Spesso si tende a sottolineare i propri meriti e i propri pregi,
ma la fortuna è una componente difficile da commentare.
Ieri ne abbiamo avuta tantissima.

L' avversario era di spessore, il Domino Calcio.
Squadra di tutto rispetto che sa giocare un calcio di buon livello e
che schiera nelle proprie fila una icona del calcio per noi
sangirgini Alessandro Manfroi, credo non servano le presentazioni.

Infatti anche se gli anni passano per tutti, la classe non è acqua e
su alcuni gesti atletici è una spanna sopra tutti, senza ombra di dubbio.

Ad esempio su una palla a mezz' aria da centro campo
un comune mortale come me avrebbe centrato probabilmente
il tabellone del basket lui lancia una bordata a centro porta
Marco Zavagno è bravo ad opporsi e a respingere in angolo.

Ma Manfroi non sembra essere l' unico borbandiere del Domino.
Il talentuoso n° 7 Furlan dalla fascia destra centra con una staffilata
il sette sul lato opposto della porta, meritava miglior fortuna
e lo dico da avversario, ha rischiato l' eurogoal.

Una successiva azione fa nuovamente carambolare la palla
sul palo destro di Zavagno. Il Domino non è fortunato.

Altri tentativi portano "solo" parate di Zavagno e traverse degli avversari.

Il momento è di estrema sofferenza l' unica cosa che ci dà solievo
è l' ottima marcatura di Trevisan (tatticamente mr De Vecchi,
Roberto per l' occasione n.b. abbiamo la fortuna di averne due,
ha chiesto un sacrificio al nostro centrocampista) e
company sul "Mumi" che da anni col suo gioco spalle alla porta ci massacrava
sia per i goal che per le punizioni conquistate.

La chiave della partita è stato il loro ritmo basso e la nostra
tattica attendisitica.
Trevisan e Savian dietro a marcare il loro
centro boa e il lavoro oscuro ma determinante di Bagnariol Alessandro,
mio personale uomo SKY, costretto a fare le veci di Trevisan
a centrocampo ma con caratteristiche più offensive (coraggioso mr De Vecchi).
L' ho sostituito per alcuni minuti nel ruolo e vi assicuro che la concentrazione
e il dispendio di energie sono state elevate. Coprire un lato del campo in fase difensiva
ed essere pronto a portare avanti la fase offensiva non lascia respiro.
Inoltre lui avendo i piedi buoni e un discreta visione di gioco si dimostra adatto;
a differenza mia, un pò arruffone e molto più preoccupato della fase difensiva che di
quella offensiva.

Inoltre il nostro terminale d' attacco Franco Andrea ha funzionato bene, il suo sinistro
è risultato determinante per l' esito della gara. Anche Clarotto Simone "bobo" (per le
movenze mi ricorda molto l'ex attaccante della nazionale) alternandosi ad Franco
ha portato peso e cm avanti quando ci servivano.

Tesan Claudio, anche lui per scelta, di mr De Vecchi è stato utilizzato solo in un ruolo difensivo
che non lo appaga eccessivamente ma i giocatori di talento sanno addattarsi alle
esigenze della squadra.

Ad un certo punto sembrava che le arguzie tattiche di mr De Vecchi non portassero nessun vantaggio, soffrivamo dietro i tiri da lontano e davanti eravamo un pò spuntati.

Invece, in un classico contropiede da calcetto, con tre passaggi di prima (il mio gioco preferito)
andiamo inporta, liberando il sinistro di Franco. Goal !

1-0 palla al centro, vantaggio non meritato.

Pur messi bene in campo verso la fine del 1° tempo spendiamo molti falli.

Castellan Redy sembra essere quello che ha sofferto di più la pausa natalizia, entra con
tanta voglia, tanto che il suo pressing viene giudicato troppo irruento dall arbitro.

6° fallo - tiro libero.
Sassata centrale Zavagno para e si merita un elogio da tutti i compagni.

Il promo tempo si conclude con alcune sostituzioni per dare riposo ai titolari,
arma che il Domino non hanno potuto usare avendo un solo cambio.

Secondo tempo, ripartono i titolari e non cambia molto.

I legni continuano ad essere colpiti dagli aversati (abbiamo perso il conto),
ma noi sfruttando il loro calo fisico alziamo il baricentro.

Ma giochiamo sempre con un occhio vigile al "Mumi" e l' altro su Manfroi
capace di dare i tempi giusti alla squadra. Ho svolto personalmente questa seconda
parte e vi diro che marcare un giocatore guardandogli i piedi mentre lui è a testa
alta fà pensare ...

A metà del tempo la svolta determinante, dopo un paio di assalti in cui
Franco pur liberato al tiro non realizza, il pallone arriva al suo proverbiale sinistro,
finta ad ingannare il portiere e palla, se pur toccata, che entra. 2-0.

La stanchezza si legge nel volto di tutti. Mr De Vecchi chiama il time-out.
Un paio di cambi per avere più energia da spendere in campo.

Ma loro non hanno più molta benzina, il ritmo cala ancora.

Negli ultimi minuti esorgio del nostro galaxy Jessy, ragazzo immagine della squadra,
un americano dalla faccia pulita, insomma il nostro Beckham. Fra le sue doti un buon tiro
e delle potenzialità che solo i giovani hanno, a differenza di noi vecchietti che possiamo solo
tirare a campare con quel poco di tecnica che abbiamo imparato in tanti anni di calcio.

L' esoridio rischiava di essere bagnato da un goal, perchè su un lancio dalla sinistra che attraversa, ad un metro, la linea di porta, Jessi prova a buttarsi ma è troppo lunga per lui e l' azione sfuma.

Un paio di calci d' angolo ben contrastati e la partita si conclude.

E sempre bello vedere dei ragazzi che si salutano con affetto dopo un incontro di calcio,
i grandi del football che conta dovrebbero imparare qualcosa da noi;
in particolare Manfroi ha cercato noi sangiogini uno per uno e ci ha salutato con tanto di complimenti. E' vero che i campioni si vedono fuori dal campo.
... alla mia veneranda età ho ancora qualcosa da imparare !!!


venerdì 16 gennaio 2009

vittoria sofferta, ma comunque vittoria

Le massime del calcio spesso fanno sorridere:

la palla è rotonda
sta a significare che nel calcio nulla e scontato.

gol sbagliato gol subito

invece ribadisce il fatto che il risultato non e
sicuro fino a quando non e definitivo

la miglior difesa è l' attacco
sottolinea di non cambiare atteggiamento tattico
in funzione del risultato

ma la più semplice è la più importante
(come spesso accade nella vita)

chi segna ha sempre ragione
significa che i commenti poi li possono fare tutti
ma i goal in campo sono ciò che contano veramente.
(ringrazio mr Sandrino per il copyright)

Questo è successo lunedì.

I cugini gemellatati in rete a nostra memoria
sono sempre stati per noi una squadra ostica.

Non è facile analizzare i motivi.
Il loro ritmo di gioco, le individualità importanti,
la rivalità sentita insomma sono sempre stati una
spina nel fianco. Anche in anni in cui la nostra
quadra era molto più forte di quella attuale.

Inoltre incontrarla al (ri)avvio del campionato non
è stato facile.

...infatti primo tempo 1-3 per loro senza storia.
Non spumeggianti loro, non impreparati noi ma quello
era il risultato.

Intervallo e si entra in campo.
Tocca anche a me.
Come veterano il mio contributo è più di agonismo e voglia che
tattico o tecnico.
Personalmente sono entrato che ci credevo.

Io non mi sono visto ma a detta da quelli fuori abbiamo fatto
5 minuti di bel calcio. Ma il calcio delle belle giocate non se ne fa nulla.

Infatti il mio personale goal nasce da una azione con un po’ di confusione
e un po’ di fortuna.
Dopo una serie di "batti e ribatti" la palla si ferma a 30 cm dalla linea di porta.
Il loro portiere (a mio parere uno dei più bravi e concreti del torneo)
steso a terra, io ricordandomi della situazione pressochè identica sfumata pochi istanti
prima, di mezza spunta sinistra, alzo il pallone che si infila quasi sotto la traversa
(una rotazione piuttosto particolare del pallone mi ha aiutato in questo) e riesco a siglare.

A vederlo un goal piuttosto facile e non particolarmente importante.

Invece mr De Vecchi senior dichiara quel goal come la chiave di svolta
della partita.

In primis sarà banale ma 2-3 e meglio di 1-3.
La matematica non è un opinione.

Poi, a suo dire, anche l' azione un po’ a "valanga" di tutti per portarmi
a segnare denota una incredibile voglia della squadra di recuperare il risultato.
Principio fondamentale per ribaltare l' andamento della gara.

Ultimo anche gli avversari probabilmente hanno subito il colpo e
le loro certezze si sono un po’ infrante.

Poi come accade in tutte le cose della vita il talento e la voglia non bastano.

Per tirare fuori 3 goal (1 autogol) a pochi minuti dalla fine ci vuole anche un po’ fortuna.
Una fortuna cercata, cercatissima ma sempre fortuna.
Anche il recupero concesso dall' arbitro è risultato fatale agli avversari, usciti arrabbiati per il risultato sfuggito
(a parti invertite sarebbero girate le scatole anche a me).

Conclusione :

la palla è rotonda,
gol sbagliato gol subito
la miglior difesa è l' attacco
ma sopratutto chi segna (di più) ha sempre ragione....
dura legge del goal

giovedì 15 gennaio 2009

Amici del blog

Il nostro blog è gemellato con i cugini di casarsa http://fccasarsa.myblog.it/.

Informazioni di servizio

Il campionato di calcetto a cui facciamo parte è gestito dall' associazione

ASI Amici dello SportVia Menotti n°35 cap 33072 Casarsa della Delizia (PN) ITALYCell. 345.3475313
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Benvenuti


Seguendo un pò la moda e con un pizzico di vanità ho deciso di creare questo Blog.

Il Blog è dedicato ad una squadra di calcetto amatoriale, che raccogle un gruppo di amici nei pressi di San Giorgio della Richinvelda in provincia di Pordenone.


Il nostro nome Dragons (in friulano si legge Dragoooonsss, ci teniamo molto), prende il nome dall' icona del nostro paese : San Giorgio che uccide il Dragons.
Dovendo scegliere fra San Giorgio in armatura e il drago ferito abbiamo scelto il drago, in fondo da piccoli abbiamo visto tutti Grisù e i draghi non ci fanno paura.