mercoledì 7 novembre 2012

Nel segno di Iga


Spalti gremiti per questo quinto appuntamento di campionato, che vede impegnati in prima serata i cugini del Gravis e in seconda serata i Dragons, alle prese con l’Union Sanvitese.
Strama chiede più gioco ai suoi, galvanizzato dalla prestazione della sua squadra del cuore nel week end, infonde entusiasmo ai suoi giocatori. Squadra che scende in campo con il classico 1-2-1: Dùt a difendere la porta, Savian difensore centrale, Trevisan e Messimino sulle fasce, China punta.
Per la prima volta, rosa al gran completo e panchina chilometrica con: Bomber Cantinella, Roby, Iga, Alessio, Rigo e Edo.

L’inserimento di Max a centrocampo rivela una scelta decisamente offensiva e di qualità per le furie rosse. Il gioco è fluido e gli avversari faticano ad uscire dalla propria area, con un fraseggio costante e insistito i Dragons cercano con decisione l’affondo, ma la palla fatica ad entrare… più volte sottorete non si riesce a centrare la porta, nonostante alcune occasioni clamorose. Anche Trevisan oggi pare particolarmente propositivo e sfiora ripetutamente il gol. E’ proprio il capitano a servire una sponda perfetta per China, che in corsa piazza la palla nell’angolino, 1 a 0.
Entra Bagnarol a dare ancora maggior peso all’attacco, ma si continua a sprecare… il nuovo jolly arriva dalla panchina, Iga appena entrato riceve palla su punizione e senza pensarci due volte lascia partite un fendente che accarezza il palo e gonfia la rete, 2 a 0.
Il mister attua un turnover totale, che permette di dar spazio a tutti. Davvero un’impresa per il povero Strama gestire le potenzialità a disposizione.
Proprio quando la partita sembra aver preso la piega giusta, una distrazione difensiva riapre il match: tiro ravvicinato, bella parata di Dùt, ma palla che resta lì ed è un gioco da ragazzi correggere in rete per la punta sanvitese. C’è tempo ancora per un tiro libero a nostro favore, peccato che Rigo strozzi troppo la palla e non inquadri la porta.

Nella ripresa, il copione è lo stesso del primo tempo, la frenesia e la voglia di chiudere al più presto la partita rendono imprecisi i passaggi ed affrettate le conclusioni. Finalmente arriva il 3 a 1 firmato da China, che s’intrufola nella difesa avversaria e con la punta del piede trova il doppio tunnel che sorprende il portiere. In panchina Roby commenta “pì cul che sentiment…”.
Come contro il Whedap bisogna aspettare la seconda frazione di gioco per raddrizzare la mira, da qui in poi tutto è in discesa, con Messimino che disorienta la difesa avversaria e porta il risultato sul 4 a 1 con un bel tiro, sul quale il portiere avversario non può nulla.
C’è gloria anche per Bomber Cantinella che d’astuzia sfrutta il rilancio dell’estremo difensore sanvitese e di ribattino devia la palla in rete.
A questo punto va in scena l’Iga show! Il difensore, spostato in fascia, trova ampie praterie sulla destra, nel giro di pochi minuti regala al pubblico due sassate sul secondo palo, la prima finisce nell’angolino, la seconda s’infrange contro il montante. Già questo potrebbe bastare, ma ce n’è ancora, lancio lungo e deviazione al volo per la tripletta personale. Se fossimo in Premier League si porterebbe a casa il pallone, peccato l’abbia portato a casa qualcun altro al suo posto…..
(annuncio: cercasi pallone sparito al termine della partita!)
C’è tempo ancora per un ultimo gol di China, utile solo ad incrementare la classifica marcatori e fissare il punteggio sull’8 a 1.

Strama può ritenersi soddisfatto della prestazione della squadra, si sono notati grandi passi avanti nel gioco, la manovra appare più brillante e anche i giocatori sembrano aver acquisito una maggiore sicurezza. Manca precisione sottoporta, nonostante gli 8 gol, il bottino poteva essere decisamente più abbondante… un passo alla volta!

MVP: se ci promette di non montarsi la testa, il premio va al resuscitato Iga! Finalmente “il maestro” ritrova lo splendore dei vecchi tempi. Il che è comprensibile dopo le prime partite d’ambientamento. La febbre sembra avergli fatto bene, di certo è un’arma in più nelle mani di Strama.