Trasferta impegnativa per i Dragons, impegnati a mettere
alla prova la loro forza dopo lo
splendido filone di risultati positivi. L’ottava sfida di campionato propone lo
scontro contro il Domino calcio, capolista (+1) a pari merito con i campioni
in carica del Pordenone.
Strama, ancora privo del suo piccolo fantasista Messimino,
parte con Dùt tra i pali, Roby in difesa, Trevisan e Bagnarol sulla mediana,
China punta. A disposizione: Rigo, Alessio, Savian, Iga, Edo e Marin… l’unica
parola d’ordine è “giocare la palla il più possibile”!
I primi minuti sono di studio, entrambe le squadre si
temono, il ritmo resta costante e si assiste solo a qualche fiammata
improvvisa. Da entrambe le parti si fatica a creare gioco, il Domino sembra più
dinamico atleticamente, ma sono i Dragons ad avere la prima palla gol, con
China che apre troppo la conclusione di piatto sprecando malamente… il match è
molto tattico, ci si rende conto che il minimo errore può costare caro e questo
va a discapito del bel gioco. Dùt è spesso costretto a lanciare lungo per
evitare rischi e a volte la fretta costringe a passaggi affrettati, che
limitano la manovra e rendono più frenetico il ritmo in campo.
A detta dei critici, l’errore di Strama sta nell’inserire in
blocco le forze fresche dalla panchina… ci vuole un attimo per i nuovi entrati
ad ambientarsi, contro una squadra che mantiene invece il quintetto base e
preme sull’acceleratore, avendo già preso le misure e contando su una panchina
che al contrario della nostra serve solo per far rifiatare i titolari. Nel giro
di un minuto ci si ritrova sul 3 a 0: il primo gol arriva su schema da calcio
d’angolo, gli altri due su calci piazzati. Poi i nostri prendono le misure e
riescono anche a proporsi in fase offensiva, a dimostrazione che i valori in
campo sono alla pari e il punteggio risulta più pesante di quanto visto sul
rettangolo di gioco nei primi 20 minuti.
Nella ripresa, la difficoltà a trovare un gioco
soddisfacente spinge gli uomini di Strama a cercare soluzioni alternative.
Scatta il piano B: palla lunga a cercare Bomber Cantinella, che protegge palla
e cerca di girarsi per concludere a rete. La tattica è noiosa e prevedibile, ma
risulta efficace, più volte infatti i Dragons si ritrovano a ridosso della porta
avversaria, ma la palla non entra… l’inerzia sembra cambiare quando Bagnarol
sorprende il portiere sugli sviluppi di una rimessa laterale, scagliando la
palla sotto la traversa, 3 a 1 e partita che sembra riaprirsi.
Le velleitarie speranze durano poco, azione solitaria del
numero 7 avversario che parte dalla propria area, costeggia la linea laterale e
si fa tutto il campo depositando la sfera nell’angolino.
E’ ancora Bomber Cantinella a tentare di riaprire il match,
procurandosi un rigore, che però spreca scivolando al momento del tiro… non è
proprio giornata. Ultimi 10 minuti di gran confusione in campo, con gli
avversari che trovano il quinto gol, mentre i nostri sprecano ancora a tu per
tu con il portiere, prima con Edo e poi con China. Triplice fischio finale,
doccia calda, amarezza e qualche tensione da stemperare negli spogliatoi.
Partita che lascia molti interrogativi a Strama e ai suoi
giocatori… a microfoni di SkyDragons24, il mister parla di “evidente passo
indietro”, con segni di cedimento che si erano già fatti sentire nel secondo
tempo contro il Team New Zealand. Riprendendo sempre le parole di Strama “resta
da capire se questo è un nostro limite oppure se si tratta di un episodio,
dovuto al terreno di gioco, alla nostra mancanza di fraseggio/movimento e ad un
arbitraggio parso a tratti imparziale”. Il coach crede (e forse spera) maggiormente
nella seconda ipotesi. Di certo, la prossima sfida contro il Vietato Fumare
sarà fondamentale per le sorti del campionato e per determinare le reali potenzialità
dei Dragons.
PS: sono graditi riti voodoo contro la maledizione del Don Bosco!